giovedì 11 aprile 2013 12 commenti

10 aprile

Mi hanno portato i sapori, gli odori e gli affetti della mia terra. Le mie radici la conoscono bene, un'argilla tanto dura quanto arida di sogni e speranze, ma sempre cara al mio cuore che mai se ne dimenticherà. Dammi tempo, tornerò. Maledetti per l'eternità tutti coloro che vanno via e ti rinnegano, vecchia terra; maledetti per l'eternità tutti quei figli che vissero per 9 mesi nei grembi delle proprie madri e appena nati li disprezzarono. Niente mi tratterrà lontano abbastanza da sentire la nostalgia graffiarmi l'animo, incatenato, strappato via per mano di una sorte che si maschera di fortuna malcelata, mentre il cuor si stringe. Dammi tempo, tornerò. Innamorato, per sempre, ma ho un amore ancor più forte dell'amante e vivo, fra due fuochi che mai smetteranno di ardere. 
Mi hanno portato i sapori, gli odori e gli affetti della mia terra. Li ho visti ripartire, con il sole in valigia e le lacrime agli occhi, mentre in silenzio digerivo, facendo mie le grandi felicità che mi erano state donate. E ricorderò sempre, annullando le distanze, le serenità di quei giorni, iniettandomi la vita nelle vene. Non c'è niente che non sia utile all'esperienza. Sto cercando di imparare a gioire dei problemi e delle delusioni che ammaestrano le virtù, piuttosto che abituarmi all'indifferenza di chi preferisce le soluzioni. Non c'è nient'altro che possa uccidere un uomo meglio dell'abitudine. Assassina ingrata e ammaliante sirena, ladra silenziosa di progresso e creatività, serpe il cui morso paralizza. Non c'è abitudine che non sfoci in noia, non c'è noia che non rallenti il fluire libero ed impetuoso di qualsiasi corso d'acqua. Senza pietà l'ho assaporata l'abitudine, l'ho sentita la noia, e annullano passioni, desideri, istinti, appetito ed affetti. E la vita si appiattisce, perché di nient'altro vuol essere fatta che di certezze, e le certezze di nient'altro sono fatte che di noia. E allora si riparte, da una mancanza per cercare la pienezza, che riporterà alla noia, che riporterà alla mancanza, che sarà pienezza che nient'altro farà se non piantare il seme della noia, e così per sempre, senza mai appagarsi. Ma non c'è male migliore per l'umanità che tende verso l'alto: la continua e incessante ricerca di se stessa. Dammi tempo, tornerò.
 
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