martedì 22 ottobre 2013 4 commenti

Ido latrati

Nell'Italia dei miti e delle leggende fatta di tempi d'oro e nostalgie mentre col cuore stracolmo di gioia ci si ricorda delle cartellette di cartone e delle copie di Tex sotto i cuscini, qualche corpo putrefatto viene riesumato e prende vita vagabondando zoppo fra un sogno ed un altro.
Per carità, ad ognuno il suo, senza discriminare gusti e passioni. Può anche capitare che, nel turbinio psichedelico fatto di fan sfegatati e idoli da latrare, emergano personaggi insoliti i quali hanno come unico dono quello di saper cavalcare l'onda. Poi, che siano bambocci o scaltri galeotti il cui cognome risuona "Corona" fra le carte delle indagini, è relativo. Basta dargli spazio, anche poco, che sono abili a riprenderselo anche due volte più vasto. C'è la stima per "chi si è fatto da solo", magari ricattando per qualche foto, ma poco importa. C'è il biondino teenager che starnazza canzoni in lingua inglese ma che si merita un poster nell'armadio grazie al suo ciuffetto sbarazzino. Noi, rimanendo nel campo della musica, ci accontentiamo di Albano Carrisi e di Romina. Felicità, nonostante ci odiamo, famolo strano, è felicità. Ritroviamoci a Mosca anche se losca, è felicità. Felicità. Felicità. E' un bicchiere di vino (o il botteghino?) la felicità. Felicità.
Ma mentre in Russia si canta e si balla, da noi ritorna el pibe de bronzo. Sì, quella faccia tosta che ha fatto sognare il Napoli mentre il fisco italiano soffriva d'insonnia. 
Tuttavia c'è ancora a chi batte il corazon vedendolo a "Che tempo che fa" intervistato da Fazio. E lui, Maradona, cosa fa? In un gesto di conclamata eleganza alza il braccio non per promettere solennemente di restituire 40 milioni di euro, ma per mostrare ad Equitalia un ombrellazzo in segno d'affetto e riverenza. E' la mano de Dios, come la chiama lui, che se applicassimo ancora la lex talionis il suo Dios sarebbe monco. 
Facciamogli un applauso e mettiamoci una pietra sopra. In fondo sono fatti di carne anche loro e come tali vittime delle loro debolezze. Ido, latriamoli.
Ma sono i grandi uomini a fare le masse o sono le masse a fare grandi gli uomini?
mercoledì 16 ottobre 2013 4 commenti

Via con me

Via, via, vieni via di qui...
Mi dispiace tanto. Non me lo sarei mai aspettato, sembravi così sereno. Eppure ci lavori da una vita, com'è possibile. Non c'è richiesta, dicono. Non ci commissionano nulla, dicono. Ero indeterminato, evidentemente non abbastanza. Cosa pensi di fare adesso? Non ne ho idea, mi sto guardando in giro ma niente. Quanta amarezza, fortuna che non ho figli.
Via, via, neanche questo tempo grigio...
Aspetta, quelli li prendiamo al discount, costano molto meno, risparmiamo circa 20 centesimi per ogni confezione. Carta igienica, dunque, doppio velo, profumata, 12 rotoli, guarda quella, 16 rotoli e costa la metà. Ma si strappa! Tu devi pulirti delicatamente, se frizioni troppo si buca. Risparmiamo. Guarda, il riso è in offerta. Finito. Guarda, la pasta è in offerta. Finita. Succhi di frutta. Finiti, sono rimasti solo quelli da mezzo litro e costano più della benzina. Ma se la mattina sostituissimo i succhi di frutta con un bel bicchiere d'acqua fresca?
It's wonderful, it's wonderful, it's wonderful, good luck my baby...
Mi hanno detto che mi avrebbero fatto sapere, poi non si sono più sentiti. Ho provato anche altrove, ma la paga non basta. Ho chiesto qualcosa in più e mi hanno riso in faccia. A te com'è andata? Alla fine ce l'ho fatta, ma niente diritti. Non posso aspettarmi altro, in nero, ancora una volta. Il mio lo chiamano "periodo di formazione". Il mio lo chiamano "stage". Perlomeno faccio qualcosa. Aspetta, ti ricordi di lui? E' nell'arma, un uomo importante. Magari riesce a trovarci un buco...
Chips, chips, chips, du du du du du, ci bum ci bum bum...
Certo, sarebbe bello mettere su famiglia. Avere una casa propria, sacrificando qualcosa magari, ma comprarla di sana pianta. Due figli, non troppi. Un maschietto ed una femminuccia, per non farci mancare nulla. Un giardino ed un cane, serenità e tanti giocattoli. O preferisci un gatto? Aspetta un attimo, quanto dobbiamo dare al padrone di casa per l'affitto?
Via, via, entra e fatti un bagno caldo, c’è un accappatoio azzurro, fuori piove un mondo freddo...
Ho capito, finalmente, di cosa ho realmente bisogno. Dammi un po' di calore, un pasto senza troppe spezie e un bel bicchiere di birra. Poi abbracciami sotto le coperte, domattina sorgerà sempre lo stesso sole per tutti. Fuggi dal caos e dal futuro, non pensarci e non costruirlo, è già abbastanza complicato restarsene ancorati al presente. Niente auto, sotto la pioggia pedalo e sogno di ritrovare la strada di casa...
 
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