Non vorrei in alcun modo contribuire ad annoiare le vostre menti con cose che già sapete, ma, come dire, per dovere di cronaca, non posso non postare un piccolo interventino sul referendum di quest'anno. Vi dirò, anche i miei testicoli stanno attraversando un periodo difficile: tutto rischia di diventare morbosamente ripetitivo, ma l'informazione non è mai troppa e, soprattutto in questo caso, va diffusa con ogni mezzo possibile.
Domenica 12 e lunedì 13 giugno gli italiani che hanno compiuto il 18esimo anno d'età (esclusi i parenti di Mubarak che potranno andare a votare anche se minorenni), saranno chiamati alle urne per poter esprimere le loro preferenze riguardo a quesiti di delicata importanza. Riaffiora nuovamente lo spettro del nucleare, si rischia di privatizzare l'acqua e di rendere legittimi gli impedimenti di quell'impegnatissimo Premier che tutto il mondo ci invidia.
Attenzione adesso: il referendum è ABROGATIVO, questo vuol dire che si dice SI per dire NO e si dice NO per dire SI. Esempio confermativo: la madre al figlio: "Silvio caro, vuoi che ti castri prima dei 18?" e il piccolo Silvio, qualora fosse contrario risponderebbe "NO".
Esempio abrogativo: la madre al figlio: "Silvio caro, vuoi che io NON ti castri prima dei 18?" e il piccolo Silvio, qualora fosse contrario risponderebbe "SI, SI, NON VOGLIO CHE MI CASTRI".
ORA: ci daranno 4 schede
Quesito n. 1 – referendum acqua pubblica –
abrogazione affidamento servizio ad operatori privati
Referendum popolare n. 1 – SCHEDA DI COLORE ROSSO
“Volete voi che sia abrogato l’art. 23 bis (Servizi pubblici locali di rilevanza economica) del decreto legge 25 giugno 2008 n.112 “Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria” convertito, con modificazioni, in legge 6 agosto 2008, n.133, come modificato dall’art.30, comma 26 della legge 23 luglio 2009, n.99 recante “Disposizioni per lo sviluppo e l’internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia” e dall’art.15 del decreto legge 25 settembre 2009, n.135, recante “Disposizioni urgenti per l’attuazione di obblighi comunitari e per l’esecuzione di sentenze della corte di giustizia della Comunità europea” convertito, con modificazioni, in legge 20 novembre 2009, n.166, nel testo risultante a seguito della sentenza n.325 del 2010 della Corte costituzionale?”.
Nota: Il primo quesito sulla privatizzazione dell’acqua pubblica riguarda le modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica.
Si deve votare SÌ se si è contro la privatizzazione dell’acqua e contro la gestione dei servizi idrici da parte di privati.
Si deve votare NO se si è a favore della legislazione attuale.
Quesito n. 2 – referendum acqua pubblica –
abrogazione calcolo tariffa secondo logiche di “mercato”
Referendum popolare n. 2 – SCHEDA DI COLORE GIALLO
“Volete voi che sia abrogato il comma 1, dell’art. 154 (Tariffa del servizio idrico integrato) del Decreto Legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 “Norme in materia ambientale”, limitatamente alla seguente parte: “dell’adeguatezza della remunerazione del capitale investito”?”.
Nota: Il secondo quesito sulla privatizzazione dell’acqua pubblica riguarda la determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all’adeguata remunerazione del capitale investito. In questo caso agli elettori viene proposta una abrogazione parziale della norma.
Si deve votare SÌ se si è contro la norma che permettere il profitto (non il recupero dei costi di gestione e di investimento, ma il guadagno d’impresa) nell’erogazione del bene Acqua potabile.
Si deve votare NO se si è a favore della legislazione attuale che ammette tale guadagno.
Quesito n. 3 – referendum energia nucleare
Referendum popolare n. 3 – SCHEDA DI COLORE GRIGIO
“Volete voi che sia abrogato il decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, nel testo risultante per effetto di modificazioni ed integrazioni successive, recante Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria, limitatamente alle seguenti parti: art. 7, comma 1, lettera d: realizzazione nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia nucleare?”.
Nota: Lungo e articolato il quesito referendario per abrogare la norma per la “realizzazione nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia nucleare”. Si tratta di una parte del decreto legge recante “Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria” firmato il 25 giugno 2008 e convertito in legge “con modificazioni” il 6 agosto dello stesso anno. Anche questo quesito è stato presentato dall’Idv.
Si deve votare SÌ se si è contro la costruzione di Centrali Nucleari in Italia.
Si deve votare NO se si è a favore della legislazione attuale che le prevede.
Quesito n. 4 – referendum legittimo impedimento
Referendum popolare n. 4 – SCHEDA DI COLORE VERDE CHIARO
“Volete voi che siano abrogati l’articolo 1, commi 1, 2, 3, 5, 6 nonchè l’articolo 1 della legge 7 aprile 2010 numero 51 recante “disposizioni in materia di impedimento a comparire in udienza?”.
Nota: Questo quesito, per abrogare la legge sul legittimo impedimento, è quello dalle possibili ripercussioni politiche più forti. A proporre il referendum è stata l’Italia dei Valori. Dopo la dichiarazione di parziale incostituzionale della legge sul legittimo impedimento, la Corte di Cassazione ha autorizzato, con ordinanza, lo svolgimento del referendum.
Si deve votare SÌ se si è contrari al principio che il Presidente del consiglio o i ministri possano decidere di non comparire in tribunale nei processi che li riguardano.
Si deve votare NO se si è a favore della legislazione attuale che prevede questo “scudo” nei confronti del sistema giudiziario.
Io NON voglio in alcun modo lasciarvi liberi di esprimere il vostro pensiero, motivo per cui ESORTO TUTTI QUANTI AD ANDARE A VOTARE E A SEGNARE:
"Può sembrare un esagerazione, ma stavolta è una questione di vita o di morte; noi non possiamo assolutamente permettere che non si raggiunga il quorum. I governanti spregiudicati non aspettano altro. Se disgraziatamente l'affluenza alle urne fosse al di sotto del 50 % -1, il quorum ce lo fanno loro a pezzi e quindi noi dobbiamo andare a votare assolutamente. E se c'è qualcuno che in quei giorni fosse già al mare deve fare il piccolo sacrificio di tornare a casa, votare e ritornare al mare. Il sacrificio sarà più bello. Questo sacrificio servirà ai figli e ai figli dei vostri figli. E questa è una cosa che prima di dirvela io ve la dice la dolce brezza del cambiamento..."
(Adriano Celentano, Annozero, 2 Giugno 2011)
Fonte: http://www.forumcivico.it/referendum-12-13-giugno-2011-325.html
5 commenti:
L'informazione non è mai troppa in questi casi..
E poi il tuo post è anche divertente!
Grazie Artemisia! Sono certo che i tuoi "SI SI SI SI" aiuteranno il quorum... Un saluto!
Simpatico come al solito!
Abbiamo vintooooooooo!!!!!
Abbiamo vinto insieme, come parte di un senso civico comune che, spero, porterà alla ribalta il nostro Paese!! Un abbraccio SI...SI...SI...SIleno!
Tutti del P.D. ?
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