martedì 7 giugno 2011

Salviamo il "quorum"

Non vorrei in alcun modo contribuire ad annoiare le vostre menti con cose che già sapete, ma, come dire, per dovere di cronaca, non posso non postare un piccolo interventino sul referendum di quest'anno. Vi dirò, anche i miei testicoli stanno attraversando un periodo difficile: tutto rischia di diventare morbosamente ripetitivo, ma l'informazione non è mai troppa e, soprattutto in questo caso, va diffusa con ogni mezzo possibile.
Domenica 12 e lunedì 13 giugno gli italiani che hanno compiuto il 18esimo anno d'età (esclusi i parenti di Mubarak che potranno andare a votare anche se minorenni), saranno chiamati alle urne per poter esprimere le loro preferenze riguardo a quesiti di delicata importanza. Riaffiora nuovamente lo spettro del nucleare, si rischia di privatizzare l'acqua e di rendere legittimi gli impedimenti di quell'impegnatissimo Premier che tutto il mondo ci invidia.
Attenzione adesso: il referendum è ABROGATIVO, questo vuol dire che si dice SI per dire NO e si dice NO per dire SI. Esempio confermativo: la madre al figlio: "Silvio caro, vuoi che ti castri prima dei 18?" e il piccolo Silvio, qualora fosse contrario risponderebbe "NO".
Esempio abrogativo: la madre al figlio: "Silvio caro, vuoi che io NON ti castri prima dei 18?" e il piccolo Silvio, qualora fosse contrario risponderebbe "SI, SI, NON VOGLIO CHE MI CASTRI".
ORA: ci daranno 4 schede

 

Que­sito n. 1 – re­fe­ren­dum ac­qua pub­blica –

abro­ga­zione af­fi­da­mento ser­vi­zio ad ope­ra­tori privati


Re­fe­ren­dum po­po­lare n. 1 – SCHEDA DI COLORE ROSSO
“Vo­lete voi che sia abro­gato l’art. 23 bis (Ser­vizi pub­blici lo­cali di ri­le­vanza eco­no­mica) del de­creto legge 25 giu­gno 2008 n.112 “Di­spo­si­zioni ur­genti per lo svi­luppo eco­no­mico, la sem­pli­fi­ca­zione, la com­pe­ti­ti­vità, la sta­bi­liz­za­zione della fi­nanza pub­blica e la pe­re­qua­zione tri­bu­ta­ria” con­ver­tito, con mo­di­fi­ca­zioni, in legge 6 ago­sto 2008, n.133, come mo­di­fi­cato dall’art.30, comma 26 della legge 23 lu­glio 2009, n.99 re­cante “Di­spo­si­zioni per lo svi­luppo e l’internazionalizzazione delle im­prese, non­ché in ma­te­ria di ener­gia” e dall’art.15 del de­creto legge 25 set­tem­bre 2009, n.135, re­cante “Di­spo­si­zioni ur­genti per l’attuazione di ob­bli­ghi co­mu­ni­tari e per l’esecuzione di sen­tenze della corte di giu­sti­zia della Co­mu­nità eu­ro­pea” con­ver­tito, con mo­di­fi­ca­zioni, in legge 20 no­vem­bre 2009, n.166, nel te­sto ri­sul­tante a se­guito della sen­tenza n.325 del 2010 della Corte costituzionale?”.
Nota: Il primo que­sito sulla pri­va­tiz­za­zione dell’ac­qua pub­blica ri­guarda le mo­da­lità di af­fi­da­mento e ge­stione dei ser­vizi pub­blici lo­cali di ri­le­vanza economica.

Si deve vo­tare SÌ se si è con­tro la pri­va­tiz­za­zione dell’acqua e con­tro la ge­stione dei ser­vizi idrici da parte di pri­vati. 

Si deve vo­tare NO se si è a fa­vore della le­gi­sla­zione attuale.




Que­sito n. 2 – re­fe­ren­dum ac­qua pub­blica –

abro­ga­zione cal­colo ta­riffa se­condo lo­gi­che di “mercato”


Re­fe­ren­dum po­po­lare n. 2 – SCHEDA DI COLORE GIALLO
“Vo­lete voi che sia abro­gato il comma 1, dell’art. 154 (Ta­riffa del ser­vi­zio idrico in­te­grato) del De­creto Le­gi­sla­tivo n. 152 del 3 aprile 2006 “Norme in ma­te­ria am­bien­tale”, li­mi­ta­ta­mente alla se­guente parte: “dell’adeguatezza della re­mu­ne­ra­zione del ca­pi­tale investito”?”.
Nota: Il se­condo que­sito sulla pri­va­tiz­za­zione dell’ac­qua pub­blica ri­guarda la de­ter­mi­na­zione della ta­riffa del ser­vi­zio idrico in­te­grato in base all’adeguata re­mu­ne­ra­zione del ca­pi­tale in­ve­stito. In que­sto caso agli elet­tori viene pro­po­sta una abro­ga­zione par­ziale della norma.

Si deve vo­tare SÌ se si è con­tro la norma che per­met­tere il pro­fitto (non il re­cu­pero dei co­sti di ge­stione e di in­ve­sti­mento, ma il gua­da­gno d’impresa) nell’erogazione del bene Ac­qua po­ta­bile.

Si deve vo­tare NO se si è a fa­vore della le­gi­sla­zione at­tuale che am­mette tale guadagno.




Que­sito n. 3 – re­fe­ren­dum ener­gia nucleare


Re­fe­ren­dum po­po­lare n. 3 – SCHEDA DI COLORE GRIGIO
“Vo­lete voi che sia abro­gato il decreto-legge 25 giu­gno 2008, n. 112, con­ver­tito con mo­di­fi­ca­zioni, dalla legge 6 ago­sto 2008, n. 133, nel te­sto ri­sul­tante per ef­fetto di mo­di­fi­ca­zioni ed in­te­gra­zioni suc­ces­sive, re­cante Di­spo­si­zioni ur­genti per lo svi­luppo eco­no­mico, la sem­pli­fi­ca­zione, la com­pe­ti­ti­vità, la sta­bi­liz­za­zione della fi­nanza pub­blica e la pe­re­qua­zione tri­bu­ta­ria, li­mi­ta­ta­mente alle se­guenti parti: art. 7, comma 1, let­tera d: rea­liz­za­zione nel ter­ri­to­rio na­zio­nale di im­pianti di pro­du­zione di ener­gia nucleare?”.
Nota: Lungo e ar­ti­co­lato il que­sito re­fe­ren­da­rio per abro­gare la norma per la “rea­liz­za­zione nel ter­ri­to­rio na­zio­nale di im­pianti di pro­du­zione di ener­gia nu­cleare”. Si tratta di una parte del de­creto legge re­cante “Di­spo­si­zioni ur­genti per lo svi­luppo eco­no­mico, la sem­pli­fi­ca­zione, la com­pe­ti­ti­vità, la sta­bi­liz­za­zione della fi­nanza pub­blica e la pe­re­qua­zione tri­bu­ta­ria” fir­mato il 25 giu­gno 2008 e con­ver­tito in legge “con mo­di­fi­ca­zioni” il 6 ago­sto dello stesso anno. An­che que­sto que­sito è stato pre­sen­tato dall’Idv.

Si deve vo­tare SÌ se si è con­tro la co­stru­zione di Cen­trali Nu­cleari in Italia.

Si deve vo­tare NO se si è a fa­vore della le­gi­sla­zione at­tuale che le prevede.



Que­sito n. 4 – re­fe­ren­dum le­git­timo impedimento


Re­fe­ren­dum po­po­lare n. 4 – SCHEDA DI COLORE VERDE CHIARO

“Vo­lete voi che siano abro­gati l’articolo 1, commi 1, 2, 3, 5, 6 non­chè l’articolo 1 della legge 7 aprile 2010 nu­mero 51 re­cante “di­spo­si­zioni in ma­te­ria di im­pe­di­mento a com­pa­rire in udienza?”.
Nota: Que­sto que­sito, per abro­gare la legge sul le­git­timo im­pe­di­mento, è quello dalle pos­si­bili ri­per­cus­sioni po­li­ti­che più forti. A pro­porre il re­fe­ren­dum è stata l’Italia dei Va­lori. Dopo la di­chia­ra­zione di par­ziale in­co­sti­tu­zio­nale della legge sul le­git­timo im­pe­di­mento, la Corte di Cas­sa­zione ha au­to­riz­zato, con or­di­nanza, lo svol­gi­mento del referendum.

Si deve vo­tare SÌ se si è con­trari al prin­ci­pio che il Pre­si­dente del con­si­glio o i mi­ni­stri pos­sano de­ci­dere di non com­pa­rire in tri­bu­nale nei pro­cessi che li ri­guar­dano. 

Si deve vo­tare NO se si è a fa­vore della le­gi­sla­zione at­tuale che pre­vede que­sto “scudo” nei con­fronti del si­stema giudiziario.



Io NON voglio in alcun modo lasciarvi liberi di esprimere il vostro pensiero, motivo per cui ESORTO TUTTI QUANTI AD ANDARE A VOTARE E A SEGNARE:



"Può sembrare un esagerazione, ma stavolta è una questione di vita o di morte; noi non possiamo assolutamente permettere che non si raggiunga il quorum. I governanti spregiudicati non aspettano altro. Se disgraziatamente l'affluenza alle urne fosse al di sotto del 50 % -1, il quorum ce lo fanno loro a pezzi e quindi noi dobbiamo andare a votare assolutamente. E se c'è qualcuno che in quei giorni fosse già al mare deve fare il piccolo sacrificio di tornare a casa, votare e ritornare al mare. Il sacrificio sarà più bello. Questo sacrificio servirà ai figli e ai figli dei vostri figli. E questa è una cosa che prima di dirvela io ve la dice la dolce brezza del cambiamento..." 
(Adriano Celentano, Annozero, 2 Giugno 2011)



Fonte: http://www.forumcivico.it/referendum-12-13-giugno-2011-325.html

 

5 commenti:

Anonimo ha detto...

L'informazione non è mai troppa in questi casi..
E poi il tuo post è anche divertente!

Pierpaolo ha detto...

Grazie Artemisia! Sono certo che i tuoi "SI SI SI SI" aiuteranno il quorum... Un saluto!

Sileno ha detto...

Simpatico come al solito!
Abbiamo vintooooooooo!!!!!

Pierpaolo ha detto...

Abbiamo vinto insieme, come parte di un senso civico comune che, spero, porterà alla ribalta il nostro Paese!! Un abbraccio SI...SI...SI...SIleno!

Unknown ha detto...

Tutti del P.D. ?

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