venerdì 19 agosto 2011

Lo chiamavano panta rei...

Un ruscello, le acque di un fiume, sempre in movimento, senza mai fermarsi, senza mai ripercorre quanto il loro corso ha già bagnato. E passano le vite, gli anni, le ere, tasselli di un'eternità che non potrà non avere una fine. Ricordi da bambini. Erano i tuoi giocattoli. Questa era la tua culla. Guardati in questa foto com'eri grosso! La tua prima parola. Le elementari. Cresci. Ma io ti conosco!! Ci scambiavamo la merenda! Alle medie eravamo seduti insieme! Cresci, devi crescere, studia, devi studiare, sono fortunato ad essere nato in questo lato del mondo, non l'ho decisio io, ma sono fortunato. E dall'altro lato muoiono di fame. L'uguaglianza! Lotta per i diritti! Ci sarà sempre qualcuno scontento... L'uguaglianza? Vorresti forse mai rendere uguale per tutti quel tutto che sarà sempre diverso? Ma io vivo per conto mio. Cresci, devo fare la barba. Ho trovato una ragazza, carina, è già finita. Cresci, il liceo, i litigi, battibecchi, mi passi il compito di latino? Ahahahahahahahah, quante risate, ti ricordi??? Ricordi? I ricordi, ti ricordi? Ricordare nel presente. Flash, l'estate scorsa, ci siamo divertiti un casino, quando eravamo uniti, tutti insieme, adesso le nostre strade si sono divise. E' scoppiata la guerra, in Libia, scoppiò anche in America, ci fu la prima e la seconda guerra mondiale, aspettiamo la rivoluzione, la crisi è passata, tempo fa ne attraversammo una peggiore. Si dice che dagli errori si impari (a farne altri). Ma tu lotta, devi lottare per i tuoi diritti, le cose cambieranno, stai crescendo, devi esserne consapevole. La vita va avanti, hai comprato l'iphone? Caro vecchio Nokia, è finito il tuo tempo. Non c'è campo, non riesco a chiamarti. Si stava meglio quando si stava peggio; lamentiamoci! Dovremmo tutti quanti scioperare! Siamo precari! Guardala la casta come si riempie le tasche! E noi qui a morir di fame! Sciopero! Sciopero! Sciopero! Rivoluzione, tempo fa come adesso, ti ricordi? Ricordi, ricordi, ricordi. Tocca a te. L'università, è ora di fare sul serio. Dovrai laurearti. Corsi di studi, libri, studia, leggi, libri, studia, leggi, libri, studia, leggi, tu, io, noi, voi, studiamo tutti quanti, libri, studia, leggi. Mi sono laureato con 110 e lode. Dottoressa, dottore, dottore, dottoressa. Matricola numero 0000605891, non superato. Ce l'ho fatta!!! Mi sono dato l'ultima materia! E adesso si lavora! Non ho trovato ancora un posto, mando un curriculum. Voglio mettere su famiglia, una volta non avevamo tutti quanti la possibilità di studiare. Una laurea, adesso, due, tre, quattro, cinque, sei, venti, cento, mille, centomila, un milione di tesi rilegate in pelle, Università degli Studi, io avrò un futuro, laurea, laurea, futuro, lavoro, famiglia, casa, realizzarmi. Cresco. Ti ricordi quando suonavamo il campanello di quel matto e fuggivamo via? Ricordi? Eh? Ricordi? Una famiglia, gli amici, le risate, scherzi, dall'altro lato del mondo muoiono di fame, qualcuno spara, qualcuno ruba, la criminalità aumenta, siamo in crisi... Dobbiamo lottare per i nostri diritti! Rivoluzione! Abbiamo finalmente conquistato ciò che volevamo, ma non è finita, la battaglia è ancora lunga (un'eternità). Ma quanta vita occorre per sentirsi vivi? E tutto scorre, piano piano, ma i tempi sono cambiati! Ma cos'è cambiato? Cos'è cambiato? Ricchi e poveri, università, chi ha e chi no, lavoro, amici, esci, ridi, scherzi, sì, vita, la chiamavano vita, ma di che ti lamenti? Rivoluzione! Lottiamo per il partito! Diritto di voto alle donne! Acqua bene comune! Nel frattempo studio. Ma guarda quello, che faccia tosta! L'ha mollata per un'altra! Io non mi fido di lui, mi ha voltato le spalle piu' di una volta... L'altra sera ho pagato io il conto, adesso tocca a te. Fantastica questa canzone, ricordi quando la cantavamo in auto? Ricordi?? Ricordi? Ricordi? E accumuliamo vita su vita, la tua, la mia. Esperienze. Nel frattempo studia. Devi realizzarti. Non ti senti realizzato? Realizza. Da che parte stai? Il prezzo del petrolio è alle stelle, ma l'auto non esiste ancora; il prezzo della farina è alle stelle! Protestiamo! Mangio, bevo, mangio, bevo, dormo. Tu un tetto ce l'hai, loro no. C'è chi muore di fame. E tu che ti lamenti! E ripartiamo il giro, riparte il giro, il cerchio, il cerchio della vita, nulla, piatta, per tutti, ma che senso ha, il corso delle cose, il medesimo per tutti,  e prendi parte a questo schifosissimo, maledettissimo ruscello, scorri con lui. Chi si impegna, chi lotta, chi ama, chi piange, chi ride, chi ruba, chi uccide, chi è senza soldi, chi è ricco, chi è sfacciato, chi è affascinante, chi proprio non può farne a meno, chi urla, chi è muto, chi è sordo, chi non vede, chi vota, chi non vota, chi crede in Dio, la lotta, chi scrive, chi studia, chi cresce, chi ha famiglia, chi è padre di famiglia, chi si sposa, chi nasce, cresce, corre, chi è su una sedia a rotelle, una sola occasione, una ed una sola, tutti, diversi in quell'insieme che ci rende uguali di fronte al vivere, ma profondamente disomogenei nel modo di affrontarla, sempre quella stessa vita, che ci rende di nuovo tutti uguali, ma la affrontiamo in maniera diversa la vita, e quindi siamo uguali, ma la affrontiamo in maniera diversa sta vita uguali vita affrontare diversi uguali vita affrontare diversi uguali vita affrontare diversi uguali vita affrontare diversi uguali vita affrontare diversi uguali vita affrontare diversi... "Bisogna che tutto cambi affinchè tutto resti com'è..." E' il gioco interminabile dell'eterno ritorno.



Non permettere che tutto perda di significato... Lo chiamavano nichilismo...

6 commenti:

Sileno ha detto...

Un amaro quadro della nostra quotidianità e di un futuro avvolto nelle nebbie da questa ricca parte del mondo, dall'altra parte miseria e morte.
Ciao saggio amico

Sara ha detto...

Spero che mi perdonerai... ma non riesco a leggere il tuo post :-(
Non so perché ma oggi mi vien male agli occhi.. sarà l'età?
Provo un altro giorno.. ok?

Per ora ti lascio un salutone!
Un abbraccio grande!
:-)

Enzo ha detto...

Dentro queste righe ci siamo dentro tutti: ma è solo una parte bbeddu.
E' solo lo scorrere quando lo guardi da fuori e sembra non avere senso, fingendosi, invece, affezzionandosi, la vita è quella nostra, sopratutto nostra. E lì trovi pace e senso.
Sara, come me ha difficoltà a leggere per il tipo di caratteri e il contrasto cromatico che hai scelto, tienine conto se puoi. Sono quello della mail.

Pierpaolo ha detto...

@Sileno

Un amaro quadro di monotonie...
Ciao e a presto

@Sara

Mi dispiace che tu non abbia potuto leggere il mio post. E' di certo un mio problema e occorre risolverlo al piu' presto. Grazie per avermelo fatto notare. Risolverò.

@Edo

Guardarsi vivere, alla maniera pirandelliana, è quasi impossibile purtroppo. La vita è quella nostra, hai ragione; pace e senso sono condizioni precarie da conquistare giorno per giorno. E a volte sfuggono di mano.

Per quanto riguarda il contrasto cromatico, la soluzione è una ed una sola: RESTYLING.
Grazie Edo.

Nicole ha detto...

Mi scoccia doverti dire sempre le stesse cose e cioè complimentarmi per come scrivi e non solo.
Ti auguro di non perdere mai questa freschezza e sensibilità. Tra l'altro sei dotato di sana ironia e qulla saggezza non spocchiosa nonostante tu sia giovanissimo.
Amaro quanto basta e di indubbio talento.
Quelli come te, sono il nostro futuro.

Pierpaolo ha detto...

@Nicole

"Grazie" rischia di essere ancora una volta riduttivo rispetto alla grandezza delle tue parole.
Nonostante tutto mi metti un peso non indifferente sulle spalle: per il momento voglio essere il mio futuro :)
Abbraccissimissimi Zia Nicole \o/

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