venerdì 9 settembre 2011

Con la gallina al guinzaglio...

...e delle vecchie comari al suo seguito, Madame Cuisse de Poulet attraversò sulle strisce alternando passi decisi a storte improvvise. Ansimando per il forte caldo che rendeva la vita non facile ai suoi polmoni già provati dal fumo, dovette fermarsi a pochi metri dalla macelleria; salutò in fretta le sue rugose amiche che, guardando di sfuggita l'orologio, realizzarono di essere abbastanza in ritardo da poter perdere il tram delle 11.15.
Dopo aver sentito salire il catarro in gola per la forte tosse, sputando con fare da maleducata incurante della gente attorno a lei, si alzò dalla panchina, spronò a suon di pedate la fedele gallina e si avviò verso la macelleria. Non appena la sentirono arrivare, aperta la porta, molti fra i clienti decisero di mettersi da parte cedendo volentieri il loro turno a Madame Cuisse de Poulet. Il sole ed il caldo avevano fatto il loro dovere e gli stracci che per pudore altrui teneva addosso puzzavano di sudore e di aia.
"Prego, mi dica..." chiese il macellaio affilando la mannaia ancora sporca di sangue.
"Si, dunque, ecco, mi dia una coscia di Labrador, un chilo di petto di Yorkshire e del tritato di Meticcio."
Senza aggiungere altro, il macellaio prese dal banco frigo quanto Madame Cuisse de Poulet aveva chiesto. Mannaia fra le mani, tagliò via deciso quanto di superfluo c'era nelle carni degli animali, poi, con dei coltelli ben più gentili ed affilati, accuratamente fece delle sottili fettine. Impacchettò tutto e lasciò calcolare al bilancino le quantità ed il prezzo. Totale: 15,70 euro. Sconto mendicante: 15,00.
Madame Cuisse de Poulet ringraziò e si fece spazio fra la gente. Uscì. Il caldo cocente la costrinse a fare un'altra piccola sosta. Scelse la panchina che poco tempo prima aveva abbandonato.
Ripensò, guardando la busta delle carni, al cambiamento che la dieta umana dovette sopportare pochi mesi prima. Quello strano evento stravolse decisamente ogni convenzione ed abitudine alimentare. Perchè no, sconvolse anche il modo che la gente aveva di rapportarsi alla natura e agli animali:


Era proprio successo invece. Dopo l'avvenimento vennero in tutto il mondo istituite delle commissioni volte a giudicare milioni e milioni di maiali, vacche, cavalli, polli, galline, conigli e tantissimi altri esseri ritenuti stupidi e, in quanto tali, meritevoli di morte per carne da macello. Cani, gatti, criceti e tanti altri animali da compagnia, ritenuti sensibili ai sentimenti umani, mantennero invece la loro posizione da privilegiati. Fino a quando, fino a quando, fino a quando non furono indetti dei test d'intelligenza a livello internazionale: 2 ore di tempo, 80 quesiti a risposta multipla, sbarrare con una "X" la soluzione corretta, ammessi sia gli intelligenti che i "probabili ignoranti". E le cose cambiarono. Cambiarono nel momento in cui vennero corretti i milioni e milioni di test che in quel periodo furono svolti dagli animali. Dalle risposte date risultò infatti che l'80% dei quesiti venne correttamente interpretato dagli animali ritenuti "ottusi", mentre quelli capaci di "intendere e di volere" portarono a casa un misero 15%. Fu la svolta: le macellerie si svuotarono di suini, bovini, ovini, equini, lasciando il posto sul banco frigo a cani, gatti, criceti, pesci rossi, pappagalli e così via, sconvolgendo inevitabilmente i ricettari umani.
Con un discorso a reti unificate il nostro Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha chiaramente espresso la necessità di "considerare morti di serie A e morti di serie B in base all'intelligenza dell'essere vivente, giustificando qualsiasi decesso per cause d'imbecillità e condannando qualsiasi omicidio intelligente". Era arrivata... La svolta.
Madame Cuisse de Poullet scosse violentemente il capo, come a voler scacciare via quei pensieri antichi aggrappati alla sua mente. Rinvenne dal passato, pensò al presente, pensò alla sua nuova gallina domestica Ilary. Avrebbe dovuto comprarle una nuova museruola, la legge parlava chiaro. Ma occorreva rimandare tutto a domani. Aveva riposato fin troppo e le sue capre domestiche, senza la loro insalatina, avrebbero di certo consumato la sua moquette. Era giunta l'ora di tornare a casa...

4 commenti:

Andrea ha detto...

quale sarà stato lo spunto per tale delirio? Una cena al ristorante cinese? (battuta scontata stupida e politically scorrect ;)!

Pierpaolo ha detto...

Aahahahahahhahahahaha, ma no, disgraziato, nessun ristorante cinese. Basta e avanza l'ipocrisia degli animalisti :)
Grazie per essere passato di qui Andre :)

Nicole ha detto...

Amaramente vero...
Ti lascia senza fiato questa lettura. Mi colpisce ancora una volta la tua intelligenza. Intelligente e sveglio.
Ma tieni giù le mani dal mio Labrador o ti riduco a fettine!:)))

Pierpaolo ha detto...

Spero che chiunque abbia letto non si sia fermato alla superficialità delle parole e della storia... Dentro c'è un tentativo, forse presuntuoso, di rappresentare una certa realtà...

P.S. Eheheheh, non oserei mai... :)
A presto :)

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