Sviolinate, a muso duro e occhi dolci, ammorbidiscono le cervella e sciolgono le budella, a cuore stretto, ma a mente lucida, attento! Satana, è lui, stanalo quel diavolo che accarezza e vuole l'anima, prima che un canto di sirena illuda i sensi e inoculi veleno, SI FA SOL del chiasso per l'imminente trapasso. Se godi del momento volgi lo sfintere, per un giorno da leone te ne offrono cento a pecora. E allora, lunga vita al RE! Ché per amore del regno si lascia sfondare senza ritegno.
Rullo di tamburi, è il turno delle percosse, ce ne vorrebbero a centinaia per tutti quei "forse". Sono ancora lì fermi ad aspettare che per loro arrivi il Momento, Audere Semper, solo un tormento. Si buttano o no, FA RE, FA RE, FA RE, FA RE, SI può FA RE, oppure no? Ci penso domani, maledetto babbione, per oggi lasciami, tregua, in un bagno di sudore. La puzza ti confonde. Stai attento. Non viene dalle tue ascelle, guarda bene, si tratta di piscio e sgorga dal tuo pene. Aspetta il miracolo che ti illumini l'ingegno, ma non hai speranze, lo spettacolo è indegno.
Mi sono divertito, qualche rima ed assonanza per descrivere la paranza, discrepanza fra la mia e la tua sostanza, se mi vedi non parlarmi di coerenza, fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute ed apparenza.
Il direttore d'orchestra poi è sconosciuto, ma diteglielo, che non esiste pace migliore per chi fa il sordomuto.
Il direttore d'orchestra poi è sconosciuto, ma diteglielo, che non esiste pace migliore per chi fa il sordomuto.
0 commenti:
Posta un commento
Lascia un pensiero