giovedì 10 marzo 2011

C'est la vie

Già. Certo. Come no. C'est la vie. E' pur sempre vita. Che vuoi dirle? Non hai chiesto di venire al mondo, ma qualcun'altro, non si sa chi, non si sa che nome dargli, ha deciso per te. Ora: il "c'est la vie" di un Emiro arabo avrà un determinato sapore. Potrà dire "c'est la vie" magari dopo aver comprato una Lamborghini senza trovare i sedili riscaldabili fra gli optional. Differente sarà il gusto del "c'est la vie" di Gheddafi dopo aver sparato sulla folla con i suoi caccia. Altrettanto ineguale sarà il "c'est la vie" dei Libici che quegli stessi caccia se li sono visti sopra il naso. Ma "c'est la vie", diamine. La vie è pur sempre la vie.
La vie è pur sempre la vie per il minatore che scava in cerca di uranio rischiando il tumore ai polmoni pur di portare un tozzo di pane sul piatto dei propri figli. La vie è pur sempre la vie anche per Paris Hilton, ricca ereditiera che l'unico lavoro che conosce la vede impegnata a pubblicizzare il proprio culo e le proprie tette. E al tozzo di pane riesce anche ad aggiungere il caviale. La vie è pur sempre la vie per il soldato inviato al fronte, dubbioso del proprio futuro (capiamoci, per futuro intendo la capacità di svegliarsi vivo dopo aver chiuso occhio). La vie è pur sempre la vie per colui che il futuro ce l'ha assicurato, seduto sulla propria poltroncina di pelle per gentile concessione del figlio del Presidente amico del Procuratore conoscente dell'Avvocato di fama internazionale Sig. Tal dei Tali raccomandato dal Capo della Repubblica. La vie è pur sempre la vie per il morto di fame, la vie è pur sempre la vie per il milionario, la vie è pur sempre la vie per chi ruba, la vie è pur sempre la vie per chi viene derubato, la vie è pur sempre la vie per chi uccide, la vie era pur sempre la vie per chi viene ucciso, la vie è pur sempre la vie per l'usurario, la vie è pur sempre la vie per chi dall'usuraio ci va, la vie è pur sempre la vie per il carcerato, la vie è pur sempre la vie per il poliziotto, la vie è pur sempre la vie per il titolare, la vie è pur sempre la vie per il dipendente. LA VIE E' PUR SEMPRE LA VIE. Ad ognuno la sua fetta. La vie non è mai ingiusta con nessuno. La vie è la vie. Ad ognuno la propria e se non piace, beh, toglitela. Ma questa ti è stata assegnata, una ed una sola. ATTENZIONE: la merce difettosa non si cambia. Soddisfatti? No perchè di rimborsati non se ne parla. E' tutta questione di equilibrio: non tutti possono avere la medesima parte della preda. C'è chi ha il pezzo più grosso perchè qualcuno si nutre del misero brandello. Non si accettano lamentele. Ad ognuno tocca quel che tocca. Perchè, non dimentichiamocelo, la vie è pur sempre la vie, di qualsiasi fattezza essa sia.





P.S. Dato che preferisco che qualsiasi cosa si trovi sul blog sia di mia pura e incontaminata fattezza, la vignettina l'ho fatta io. Ho cercato di renderla meno vomitevole possibile con il Photoshop, ma cacca non mente. Diciamo che in ogni caso rende piuttosto bene l'idea...

4 commenti:

Nicole ha detto...

Si, rende benissimo l'idea. Te sei davvero bravo!

Pierpaolo ha detto...

Ti ringrazio tanto zia Nicole! Diciamolo però... Il disegno è venuto fuori 'na schifezz :D

Abbracci!

Luigi ha detto...

coraggio...

Pierpaolo ha detto...

già... c'est la vie...

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