martedì 1 aprile 2014

L'allegra compagnia

A schiena gobba, chinati sopra la scacchiera e la sigaretta in mano. L'uno accennava a strizzare via dalle meningi fluido d'ingegno e sapienza prima della prossima mossa. L'altro, spazientito, si grattava il capo mimando disinteresse. 
Intorno a loro le peggiori compagnie in combutta con la noia dei giorni cercavano in qualche modo d'ammazzare il tempo, ma la vita degli scheletri nell'armadio non poteva che essere maledettamente piatta. Non di rado, per una bugia proferita a bassa voce o per un dispiacere nascosto, un altro inquilino s'aggiungeva all'allegra combriccola d'ossa facendosi largo fra i cappotti e le pellicce. 
Alcuni, impigliati fra le grucce, perdevano gli arti o si frantumavano le costole, ma a parte le risate maligne nate dalla sventura altrui, nient'altro colorava le giornate di un funereo guardaroba. Quando prepotente s'accumulava la polvere, ci si dilettava a modellare con le dita scheletriche goffi omini d'ovatta grigia, ognuno ricordando la persona sbugiardata. Sempre per via delle scarse condizioni igieniche, di tanto in tanto s'andava a caccia d'acari e zecche. Era di gran lunga il passatempo preferito dell'allegra combriccola, forse perché non potendo ammazzare il tempo ci si accontentava d'ammazzare i parassiti.
Nonostante la noia, decenni, secoli, millenni passarono per molti scheletri d'armadio senza che nessuno li disturbasse o che la loro dimora venisse venduta per due soldi ai mercatini dell'usato. E' risaputo infatti che, cambiando proprietario, il diritto sulla menzogna del vecchio titolare decade imponendo lo sfratto ai miserabili inquilini.
- Che vita da cani - si dicevano.
- Ne arriva un altro, è bello grasso, chissà per quale frottola!
- Fammi spazio, aspetta...
- Spostati un attimo, ho il tuo omero sul naso, ferm... OH!
- Non spingere!
- Sta' seduto!
- Zitti, sta per aprire l'armadio!
- Insomma, onorevoli colleghi, è ora di dire basta! Noi scheletri nell'armadio abbiamo sopportato per anni le fandonie dei nostri padroni, rappresentando la feccia della società senza che la verità potesse far luce fra le ombre dei falsari! E' ora di riscattarsi, onorevoli colleghi, veniamo fuori dagli armadi e raccontiamo al mondo le nostre ragioni! Seguitemi, miei prodi, per la libertà e per la gloria!
In quel preciso istante, dopo l'orazione dello scheletro-capo, aperte le ante dell'armadio tutti gli scheletri vennero fuori e così senza sosta, finché tutte le cazzate del globo furono alla mercé di tutti.
Si sfasciarono famiglie e rapporti d'amicizia, le mogli divorziarono e i mariti, beh, continuarono a fare quel che facevano prima. I preti persero gli ordini, le suore furono felici di perderli e le alte cariche dello stato furono destituite. Fu il caos. Nessuna bugia fu più proferita e nel nome della limpida verità tutti i legami fra gli uomini si sfasciarono inesorabilmente. 
Si salvarono solo tre scimmie...

10 commenti:

Unknown ha detto...

La cosa più logica (e dico logica e non realistica) sarebbe tenere sempre ben lindo, pulito e privo di scheletri quell'armadio sin dall'inizio. é naturale che dopo, ormai, non ci sia più nulla da fare e che nessuno più stia bene... a parte le scimmie. Ma alla fin fine rimane vero che "Errare humanum est, perseverare autem diabolicum".

Sileno ha detto...

Straordinaria l'immagine che hai creato: "gli scheletri negli armadi", mi sono fatto una bella risata e, una volta di più, hai colto nel segno.
Ciao

chicchina ha detto...

Che bello sarebbe un mondo senza scheletri nascosti,un mondo senza tanti armadi...

Anonimo ha detto...

Nonostante spesso ci si renda conto di sbagliare è più forte la voglia di commettere quell'errore che rinunciarvi. La difficoltà maggiore non è non fare errori..ma riuscire a non ripetere lo sbaglio commesso. In ogni caso: "Cu `un fa nenti `un sbaglia nenti" (Solo chi non fa niente non commette errori).

Une autre vie ha detto...

Ciao Pierpaolo, ho letto col solito piacere.

Pierpaolo ha detto...

Arriverà un momento in cui perseverare nell'errore diventerà insegnamento. E' il più alto grado di consapevolezza che si possa mai raggiungere, a volte non ce ne accorgiamo nemmeno, ma è solo quando certi sbagli si tramutano in esperienza che la vita fa il suo corso...

Pierpaolo ha detto...

Ciao Sileno. Sono felice d'averti regalato qualche sorriso, forse amaro, ma spero che il mio post ti abbia tenuto compagnia. Grazie e a presto.

Pierpaolo ha detto...

Che bello (ci) sarebbe...

Pierpaolo ha detto...

Apprezzo la massima in dialetto, ma cu 'un fa nenti non ha mai vissuto fino in fondo. Per ogni errore c'è sempre tempo (per riparare, o per farne altri, sta a noi deciderlo)...
Grazie

Pierpaolo ha detto...

Grazie Enzo. E' un piacere rileggerti da queste parti. Buona vita e a presto

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