sabato 21 maggio 2011

Per la serie "L'ho visto...!!!" - Qualunquemente

A quanto pare siamo giunti al nostro secondo appuntamento. Pubblicare una recensione al mese non è di certo granchè per un appassionato di cinema, difatti non lo sono, ma diciamo che scelgo i film allo stesso modo in cui scelgo gli amici: non per forza devi averne tanti, pochi ma selezionati con cura, in numero esiguo così da poter dare la giusta attenzione ad ognuno di loro senza dimenticarti mai di nessuno. Se ne hai troppi, di stampo diverso, sempre intorno, rischi di far confusione e nel mucchio non aver niente.
Basta. Non voglio dilungarmi oltre con le stupidaggini da prefazione e vengo subito al dunque.
Ho deciso anche stavolta di risparmiarvi una noiosa sequela di lamentele presentandovi un "filmassolutamentedavedere":


"Qualunquemente" è un film diretto da Giulio Manfredonia e porta nelle sale l'irriverente sindaco Cetto La Qualunque, personaggio satirico, a tratti comico, interpretato da Antonio Albanese. Cetto, spogliato dei comuni panni di semplice figura da cabaret, viene inserito in una trama disegnata ad hoc che cala nel "realismo" del cinema un personaggio di tutt'altro stampo.

Finalmente in Italia dopo una lunga latitanza all'estero per futili motivi ("bancarotta fraudolenta, false fatturazioni, riciclaggio"), La Qualunque fa ritorno in terra propria: Marina di Sopra. La sua assenza però ha cambiato non poco le cose: la legge fa inspiegabilmente il suo corso, la legalità dilaga e il perbenismo comune rischia di far sprofondare la cittadinanza nell'oblio del rispetto delle regole. Spinto dagli amici e dai compaesani tutti, Cetto decide di candidarsi alle imminenti elezioni che decreteranno il nuovo sindaco di Marina di Sopra, sperando così di arginare l'impertinente aria di correttezza istituzionale che gira per le strade. Inizia dunque una lunga ed estenuante campagna elettorale...

Qualunquemente è così surreale che rispecchia la realtà. Fondamentalmente, finito il film, se lo si guarda con gli occhi di chi ha appena guardato un film, nemmeno colpisce. Pensandoci sopra poi, guardando la classe dirigente che ci governa, si rischia sul serio di far confusione fra realtà e finzione. Ripensando alle battute,  alle gag  e alle buffonate improntate dal caro vecchio Cetto politicamente scorretto e umanamente peggio, ci si sente quasi stupidi. Dopo aver realizzato che la finzione (in quanto tale assurdamente divertente) intacca il concreto (palpabile con mano e quindi tristemente autentico), il rapporto spettatore-attore si inverte e siamo quasi noi stessi ad essere guardati con derisione da Cetto. La campagna elettorale, le strategie, i comportamenti di La Qualunque sono parte di un copione che prende direttamente spunto dal quotidiano. E, detto sinceramente, conviene di più a lui sapere di essere un personaggio inventato che a noi essere coscienti di far parte del reale. La politica in carne ed ossa.

"Schierarsi dalla parte della legge... dico: ma è legale questa cosa?"
(Cetto La Qualunque)

5 commenti:

Sara ha detto...

Non l'ho visto, ma devo dire che sto riscoprendo Albanese e i film italiani.. capitasse in programmazione, non mancherò di vederlo!!

"Schierarsi dalla parte della legge... dico: ma è legale questa cosa?"Ahahahahahahahah!!

Anonimo ha detto...

Un film divertentissimo....peccato che la realtà non è altrettanto divertente ;)

Pierpaolo ha detto...

@Sara

Non è vecchiotto, ma nemmeno del tutto recente... Spero che tu possa avere l'opportunità di vederlo...!!
Di battute irriverenti come quella citata ce ne sono taaaaante altre....ahahahahahah

@Artemisia1984

Hai proprio ragione... A volte il limite fra fantasia e realtà è tristemente sottile...

il mio orto sul balcone ha detto...

l'ho visto (a rate) (causa nani raiyoyo dipendenti) e mi è piaciuto...condivido integralmente il tuo pensiero!

Costruiremo un ponte di pilu, con otto corsie di pilu e una corsia di peluche per gli amici! e se il ponte non basterà cotruiremo anche un tunnel perchè un buco mette sempre allegria

Pierpaolo ha detto...

AHAHHAHAHAHAHAHAH... Parole sante Cristina, parole sante!!!

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